Professionista Laureata in Psicologia – Specializzata in Costellazioni familiari metodo Hellinger – Counseling Sistemico Relazionale e Gestaltico- Problemi Della Copppia e della Famiglia – Nella Gestione Del Lutto – tecniche di Comunicazione Ipnotica Clinica Eriksoniana e Regressiva alle vite precedenti – Nel Supporto Alle Vittime Di Abuso – Nella Gestione del Dolore Da Malattia Cronica, Supporto per Smettere di Fumare, Problemi Con il Cibo, Problemi con il Sonno, Supporto per Altre Situazioni di Vita in Persone che non Necessitino di Una Ristrutturazione Profonda della Personalità.

Eventi e Corsi

Seminario: Le emozioni Sul Palco (Trovare le emozioni dentro di sè per viverle nella recitazione)

Questo seminario nasce da un progetto con l’Accademia di Musical di Udine. In quanto esperta nella sfera delle emozioni ed attrice ormai da dodici anni (entrambe), ho pensato di unire le mie due esperienze professionali per metterle al servizio di giovani attori che vogliano vivere (non fingere) le emozioni quando le recitano. Il pubblico spesso pensa che un attore finga l’emozione mentre recita, a volte è così, altre volte l’attore sente davvero quello che esprime nel suo ruolo. La differenza tra i due attori è che il primo non sarà mai un bravo attore, il secondo probabilmente ve lo porterete nel ricordo per un bel po’. Un’emozione è energia, è un gioiello che deve essere preso con delicatezza da uno scrigno nel cuore ed averne estrema cura e rispetto.

Ognuno di noi possiede questo scrigno ma non tutti riescono a contattare le proprie emozioni e prendersene cura. Normalmente un’emozione è suscitata da qualcosa di esterno e ci rimane dentro come una memoria cellulare incancellabile. L’amore, il dolore, la paura e tutta la gamma delle emozioni umane sono gli strumenti dell’attore come il cacciavite e le forbici per l’elettricista e un attore per emozionare il pubblico deve saper prima di tutto emozionare se stesso.

L’uomo (così come molti animali), ha quelli che si chiamano neuroni specchio, questi sono neuroni particolari che ci hanno permesso di sopravvivere come specie perchè sono quelli che ci consentono di entrare in empatia ad esempio col bimbo che piange o con con chi ha paura o con chi ama. L’essere connessi con le emozioni altrui permette ad esempio alla mamma di allattare il proprio piccolo perchè quando il bimbo piange la mamma ha un sentimento di angoscia e gli darà da mangiare. Pensate se la mamma al pianto del bambino non provasse nulla… Si farebbe tranquillamente i fatti suoi e poi una volta che avesse tempo andrebbe ad allattare il suo piccolo. Se vedete qualcuno correre in preda al terrore, probabilmente inizierete a correre anche voi presi dalla paura nella stessa direzione anche se non sapete cosa abbia spaventato la persona che avete visto scappare. Probabilmente potreste esservi salvati la vita grazie ai neuroni specchio. Le emozioni sono quella parte di noi che ci permette di sentirci vivi e umani e ci piace molto provarle. Per questo andiamo al cinema o a teatro perchè riusciamo a provare tutta la gamma di emozioni ma in un luogo protetto cioè senza essere davvero in pericolo o senza essere disperati perchè il vostro partner vi ha lasciati, Queste emozioni le provate solo il tempo dello spettacolo perchè le avete nel vostro “scrigno” e la scena (qualcosa di esterno), le richiama. L’attore attiva i vostri neuroni specchio specie se vi immedesimate con lui, la scena rappresentata fa in modo che voi viviate quella particolare situazione, così siete felici quando l’eroe vince o la protagonista trova l’amore della sua vita. Siete voi che in quel momento particolare di magia, vivete quella emozione e quella storia. Certo l’attore deve essere molto bravo a trasmettere quello che recita altrimenti suona finto e voi non  vi immedesimate e non vi appassionate all’opera. Quindi il bravo attore è quello che sente davvero l’emozione che inscena per potervela trasferire come un flusso di energia che parte da lui e arriva a voi. Per l’attore alle prime armi non è semplice questo perchè bisogna conoscere molto bene se stessi, essere consapevoli e sensibili e soprattutto deve saper riconoscere le emozioni che ha dentro di sè e chiamarle col loro nome in modo che non sia il fatto a creare l’emozione ma l’emozione a creare il fatto. Questo seminario ha l’ambizione di insegnare proprio questo agli aspiranti attori (se parliamo di corsi strutturati come quelli dell’Accademia di Musical di Udine con cui collaboro attraverso questo seminario), oppure per chi voglia tramite un mezzo come il teatro diventare consapevole di se stesso, conoscersi e riuscire a essere padrone delle proprie emozioni e non il contrario.

per questo motivo il seminario è proposto come modulo singolo o in un percorso come quello che può essere di teatroterapia.

Per informazioni trovate i miei riferimenti qui: https://www.barbaravigorito.com/contatti/ e se siete incuriositi anche del corso completo di teatroterapia completo: https://www.barbaravigorito.com/blog-eventi/corso-di-teatroterapia/

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